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Non è un Paese per Manager

Da qualche giorno è iniziato il periodo dei saldi e folle di consumatori accaldati stanno varcando proprio in questo momento le porte di Centri Commerciali e/o negozi per gli ultimi “affari” prima delle vacanze.

  • 17 luglio 2019
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Da qualche giorno è iniziato il periodo dei saldi e folle di consumatori accaldati stanno varcando proprio in questo momento le porte di Centri Commerciali e/o negozi per gli ultimi “affari” prima delle vacanze.
E alla fine di questa estenuante corsa alla ricerca dell’imperdibile sconto ecco immancabile la ormai solita domanda… “in una scala da 1 a 10, quanto è probabile che lei suggerisca ad amici e parenti il nostro negozio o marchio…”

In una parola, stiamo per diventare Promoters o Detractrors!!!

Questo stesso meccanismo è stato applicato recentemente dal prof. Boris Groysberg della Harvard Business School anche alle aziende e ai diversi settori industriali, con l’obiettivo di comprendere quali sono i fattori che possono attrarre i dipendenti più motivati e fedeli e dunque decretare il successo di compagnia.

La ricerca svolta dal professor Groysberg si concentra infatti su un tema a nostro parere fondamentale: il poter disporre di manager leali ed allineati al “Perché” dell’azienda (in realtà sarebbe importante soffermarsi in primis sull’importanza di avere un “perché” aziendale chiaro e forte, ma esploreremo questo punto in un prossimo articolo), è oggi la chiave del successo di qualunque impresa, nella quale il fattore “Persone” diventa sempre più cruciale.

Ma quali sono i fattori che possono influire sull’engagement e sulla loyalty del management? Presso la HBS hanno svolto un’indagine su oltre 7.000 manager, di diversi settori in tutto il mondo scoprendo che:

Attraverso l’ormai consueto sistema di valutazione da 1 a 10, il gruppo di ricerca ha chiesto agli intervistati quanto consiglierebbe ad amici e parenti la propria azienda e/o la propria posizione, rivelando uno scenario tanto nefasto quanto purtroppo ampiamente immaginabile per il nostro settore Automotive, che ha disperatamente bisogno di professionisti validi e invece fatica a trovarne.

Qui di seguito alcuni fra i vari temi trattati dalla ricerca.

Innanzitutto, parlando di settori industriali con più Promoters, ecco le prime sorprese. Infatti, settori considerati generalmente più attraenti, come il marketing e la pubblicità oppure l’ambito retail, risultano essere i meno consigliati a favore di ambiti più “old fashion”, come la contabilità e soprattutto l’agricoltura.

Inoltre, vediamo come l’Automotive si posizioni nelle 10 Lowest della ricerca in quanto ad attrattiva vs i manager intervistati.

Complessità nella gestione, obsolescenza del sistema di distribuzione, incertezza del futuro e pesante insoddisfazione dei consumatori (stimata in oltre il 98% per il ns settore) di sicuro giocano un ruolo importante nel tenere alla larga i professionisti più validi e motivati dall’industria automobilistica.

Passando ad un aspetto ancora più ampio, vale a dire l’attrattiva dei vari Paesi del mondo, ecco per noi italiani la conferma di una situazione non sicuramente positiva. L’Italia si colloca all’ultimo posto in classifica dei vari luoghi ove suggerire ad un collega o amico di venire a lavorare. Il Top in classifica? Esattamente agli antipodi rispetto a noi.. la Nuova Zelanda!

L’Italia dunque non è un paese per manager e tantomeno lo è per il nostro settore.

Più nel dettaglio ecco quali aspetti i managers devono tenere sotto controllo per attrarre e mantenere la fedeltà dei collaboratori più capaci. Qui vediamo come la creazione e il mantenimento di un ambiente improntato allo spirito di squadra (Teamwork) e all’esempio a al passaggio verticale di competenze (Mentoring) sono quelli considerati più importanti dagli intervistati.

Ultimo elemento che vogliamo segnalare di questa interessante ricerca è l’importanza della coerenza fra background (formazione accademica e precedenti esperienze professionali) e posizione attualmente ricoperta nel grado di soddisfazione e senso di attaccamento dei collaboratori alla propria azienda.

In sostanza, la capacità delle nostre imprese di ricercare/valutare i candidati in base alle loro reali competenze e, successivamente, di collocarli in maniera attenta in posizioni dove possano mettere a frutto quanto acquisito negli anni rappresenta un fattore strategico per garantirsi un team motivato, fedele e disposto a dare il 100% per la propria azienda.

Per concludere, per avere successo un’azienda oggi deve avere clienti soddisfatti e fedeli, i cosiddetti Net Promoters. Per farlo è fondamentale attrarre e mantenere le migliori risorse sul mercato, cioè avere altrettanti Net Promoters al di qua del banco o della scrivania.

La ricerca di manager validi è sempre stato uno dei talloni d’Achille del nostro settore: spesso si pensa di ridurre i costi evitando la spesa rappresentata dall’ingaggio di un dirigente valido; ma poi si spende dieci volte tanto in perdite generate da cattiva gestione o da un elevato turnover.

The Academy da oltre vent’anni è specializzata in Italia nella formazione di figure manageriali all’interno delle concessionarie auto e moto, e ha in organico diverse figure che hanno svolto (o svolgono in staff leasing) questo incarico con successo.

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