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L’opportunità dei veicoli elettrici per generare traffico

L’ultima parte della Digital Marketing Strategy Conference 2022 condotta da Brian Pasch è stata dedicata ai veicoli elettrici.

  • 10 giugno 2022
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L’ultima parte della Digital Marketing Strategy Conference 2022 condotta da Brian Pasch è stata dedicata ai veicoli elettrici. Ormai stanno diventando una realtà e stanno generando un picco di ricerche sul web anche se non necessariamente i clienti sceglieranno di passare ad elettrico nell’immediato.

Si è parlato molto delle domande e delle preoccupazioni che questo cliente ha nel fare questo passaggio di tecnologia, dall’autonomia, alla rivendibilità, alla durabilità e così via.

Il collegamento fra le pagine Google Business Profile e il sito significa che Google ispeziona costantemente i siti per contenuti specifici e pertinenti in relazione alla prossimità di ricerca.

Lato comunicazione e marketing, produrre pagine che forniscono informazioni possono da un lato essere utili al consumatore nel processo di ricerca e dall’altro possono essere la porta di ingresso al vostro stock orientando magari la scelta verso un ibrido o un plug-in.

Creare pagine di contenuto sul network di ricarica nella zona di riferimento, sui costi di ricarica e sulle varie tipologie di cavi serve a rendere l’argomento meno ostico.

Sicuramente sul sito dovrebbe esserci una pagina che spiega le nuove terminologie.

Altro aspetto è la formazione del personale di vendita. Molti hanno convenuto sul fatto oltre alla teoria devono provare l’esperienza di guidare la vettura ma soprattutto di ricaricarla fuori dalla concessionaria. Competenza aiuta a rassicurare il cliente e a costruire il rapporto di fiducia necessario per completare l’acquisto.

In poche parole anche se non rappresentano un segmento di volume possono essere oggi una delle porte di ingresso ai nostri siti e saloni e dobbiamo essere pronti a sfruttare questa opportunità.

 

Vettura BEV (Battery Electric Vehicle) - completamente elettrica

La vettura elettrica è l’ultimo stadio dell’elettrificazione: mHEV  (Mild Hybrid) – HEV (Hybrid Electric Vehicle) – PHEV (Plug-in Hybrid Electric Vehicle) – BEV (Battery Electric Vehicle).

 

 

Tra le più importanti caratteristiche della vettura totalmente elettrica è possibile annoverare:

 

  • Coppia (Nm): raggiunge il massimo sin da subito ed è costante. Per apprezzare il brivido della coppia non c’è bisogno di raggiungere velocità elevatissime, per provare la sensazione di rimanere attaccati allo schienale del sedile basta una partenza quasi da fermi.
  • Pacco Batterie (kWh): si può paragonare al serbatoio dei una vettura con motore tradizionale, in base alla capienza del serbatoio (l) è possibile avere una determinata autonomia. In base a quanta energia può contenere il pacco batterie (kWh), si ha una determinata autonomia (km). Le batterie sono agli ioni di litio
  • Costi di gestione (TCO – Total Cost Ownership): in termini di consumo, manutenzione ( 40% in meno - https://bit.ly/autoscout_ev ), assicurazione, bollo. I costi di gestione di una vettura elettrica sono più bassi rispetto ad un’auto con motore tradizionale
  • Soluzioni di ricarica (AC/DC): domestica in corrente alternata AC ( presa di casa e wallbox) e colonnine pubbliche in corrente alternata AC e continua DC fino alle ultra-fast e high power charges
  • Emissioni: in questo caso solo un numero può essere associato alla parola emissioni, ossia 0
  • La guida con un solo pedale: Di norma, non esiste un vero e proprio cambio. Il cliente si limiterà quindi a spostare la leva o il selettore rotativo in D (Drive), in B (Brake) o L (Low) per avere a disposizione una frenata rigenerativa (recupera circa il 90% dell’energia meccanica cinetica che altrimenti verrebbe dispersa in modo che si possa ricaricare il pacco batterie in movimento). Molto utile in discesa e nelle fasi di rallentamento migliora anche l’efficienza e allo stesso tempo notevolmente l’usura del sistema frenante. Infatti, quando si alza il piede dal pedale si accendono gli stop. Questa può essere così forte che rende possibile la guida con il solo pedale dell'acceleratore. Almeno una volta nella vita abbiamo provato l’esperienza di salire e guidare una macchina a scontro, con un solo pedale si accelera e si decelera fino a frenare

La frenata rigenerativa in alcuni casi non funziona: esattamente quando la batteria è carica al 100%. In questo caso alzando il pedale dell’acceleratore viene meno quel rallentamento dovuto al freno elettrico.

 

  • Connettività: all’interno della vettura c’è un modem collegato ad un cloud che permette di aggiornare i software senza doversi recare presso la concessionaria

 

  • On Board Charger (OBC): ha una doppia funzione:
    • si occupa trasformare la corrente alternata fornita dalla rete elettrica, in corrente continua adatta alla ricarica del pacco batterie al litio
    • serve a preservare il pacco batterie mettendo un limite di capacità di assorbimento sia quando la fonte esterna eroga energia in corrente alternata (AC) che in corrente continua (DC). Questo limite cambia da casa automobilistica a casa automobilistica.

 

  • App: permette al cliente un’esperienza di possesso della propria vettura elettrica anche da remoto.
    • Impostare gli orari della ricarica: un po come si fa con il termostato di casa
    • Impostare gli orari di partenza
      • Pre-Conditioning: oltre al comfort che possono provare gli occupanti nel trovare l’abitacolo caldo oppure freddo, il pacco batterie si avvicina alla temperatura ideale e se la vettura è attaccata ad una fonte di ricarica esterna verrà preservata totalmente l’autonomia. Importante è di entrare in vettura poco dopo la fine dell’orario programmato.
    • Pianificare un viaggio da remoto
    • Controllare il livello di ricarica e di autonomia
    • Gestire la wallbox (casa madre)

 

Autonomia: Così come nelle vetture con motore tradizionale anche per vetture elettriche ci sono alcune variabili che incidono sull’autonomia del pacco batterie come: lo stile di guida, la velocità, la pressione degli pneumatici, il peso e le temperature rigide. Soprattutto nel caso di temperature molto fredde sono importanti alcune accortezze (https://bit.ly/BeCharge_Plenitude ):

  • Pre-Conditioning tema che abbiamo appena affrontato. Il preriscaldamento del pacco batterie è il metodo migliore per assicurarsi le massime prestazioni: la batteria va mantenuta tra i 20 e i 25 gradi Celsius, e sotto a questa soglia le capacità si riducono sensibilmente, come si può facilmente sperimentare anche con altri dispositivi come gli smartphone. Secondo i test effettuati dalla American Automobile Association, un’auto elettrica a -6°C perde circa il 12% di autonomia rispetto a una utilizzata a 23°C.
  • Parcheggiare la vettura in un garage al coperto e staccarla dalla corrente subito prima di partire
  • Un altro aspetto importante da tenere da conto in inverno – ma anche in estate – è quello del riscaldamento dell’abitacolo, per il quale sono presenti due soluzioni: il riscaldamento classico è decisamente affamato di energia e può consumare fino a 4 kW, mentre il riscaldamento tramite pompa di calore – un optional sempre più diffuso sulle auto elettriche – può avvenire con un consumo molto ridotto, compreso tra i 500 e i 750 W. Sfortunatamente la pompa di calore risulta poco efficiente a temperature molto basse, andando quindi a negare il vantaggio in termini di consumi energetici. Anche in questo caso il consiglio è lo stesso: preriscaldare l’abitacolo quando l’auto è ancora attaccata alla corrente – e possibilmente parcheggiata al chiuso – e staccarla all’ultimo momento. Qualora disponibili, i sistemi di riscaldamento di sedili e volante consumano molta meno energia elettrica e risultano essere molto efficaci per tenere al caldo chi si trova nell’auto.

    

Ricarica

Tipologia di ricarica ( https://bit.ly/punti_di_ricarica_Motus-E )

 

Punto di ricarica: Un punto di ricarica o di rifornimento per la fornitura di combustibile alternativo che garantisce, a livello di Unione, un accesso non discriminatorio a tutti gli utenti. L’accesso non discriminatorio può comprendere condizioni diverse di autenticazione, uso e pagamento. Il punto di ricarica consente il trasferimento di elettricità a un veicolo elettrico a diversa potenza (da 3.7kW a >150kW), anche se la potenza effettivamente immessa nel veicolo dipende dallo stesso.

Infrastrutture di ricarica: Stazione dedicata che può includere uno o più punti di ricarica

Location: Punto geografico/indirizzo univoco, dove possono insistere una o più infrastrutture di ricarica

 

Modi di ricarica ( https://bit.ly/modi_di_ricarica_E-stazion )

 

  • MODO 1 (Ricarica domestica senza PMW)

Il Modo 1 consiste nel collegamento diretto del veicolo elettrico alle normali prese di correnti. Non è quindi previsto il Control Box. Questa modalità è adatta solo a bici elettriche e alcuni scooter. Non è applicata per le auto elettriche.

 

  • MODO 2 (Ricarica Domestica)

Sul cavo di alimentazione del veicolo è presente un dispositivo denominato Control Box (Sistema di sicurezza PWM) che garantisce la sicurezza delle operazioni durante la ricarica, le prese utilizzabili sono quelle domestiche o industriali fino a 32A (sia monofase sia trifase – max 22 kW).

 

  • MODO 3 (Ricarica per ambienti pubblici, lenta o veloce)

E’ il modo obbligatorio per gli ambienti pubblici, la ricarica deve avvenire tramite un apposito sistema di alimentazione dotato di connettori specifici, è presente il sistema di sicurezza PWM, la ricarica può essere di tipo lento (16A 230V) oppure rapido (fino a 32A, 400V).

 

  • MODO 4 (Ricarica diretta in corrente continua FAST DC)

E’ la ricarica in corrente continua fino a 200A, 400V. Con questo sistema è possibile ricaricare i veicoli in alcuni minuti, il caricabatterie è esterno al veicolo (nella colonnina). Esistono due standard: CHAdeMO (Giapponese) e CCS Combo (Europeo).

 

Connettori di ricarica ( https://bit.ly/modi_di_ricarica_E-stazion )

 

Per la ricarica dei veicoli elettrici in corrente alternata AC (Modo 1 e Modo 2) sono previste quattro tipologie di connettori: Tipo1, Tipo 2, Tipo 3A e Tipo 3C.

Il TIPO 1 si trova solo Lato Veicolo.

Il TIPO 2 si trova sia Lato Veicolo sia Lato Colonnina.

Il TIPO 3A e il TIPO 3C sono connettori solo Lato Colonnina.

 

Per la ricarica dei veicoli elettrici in corrente continua DC (Modo 3) sono previsti due standard: CHAdeMO e CCS COMBO2.

 

  • TIPO 1 (Yazaki) 

Monofase, 2 contatti pilota, max 32A 230V (7,4 kW), si trova solo sul veicolo (standard giapponese e americano).

  • TIPO 2 (Mennekes)

Mono/trifase, 2 contatti pilota, max 32A (63A), 230/400V, si trova sia sui veicoli, sia sulle colonnine.

  • TIPO 3 (Scame)

Monofase, 1 contatto pilota, max 16A, 230V, è utilizzato solo per i veicoli leggeri (scooter e quadricicli).

  • TIPO 4 (ChadeMO)

Lo standard CHAdeMO è lo standard per la ricarica veloce in corrente continua (DC) più diffuso al Mondo.

Utilizzato e diffuso già da alcuni anni, è presente ad esempio sui veicoli Nissan, Mitsubishi, Peugeot, Citroen.

I veicoli dotati di questo standard hanno quindi due connettori:

– CHAdeMO per le ricariche Fast DC

– Connettore per la ricarica in AC (normalmente Tipo 1)

  • TIPO 5 (CCS Combo)

Lo standard CCS (Combined Charging System) consiste in un unico connettore di ricarica sul veicolo elettrico, che consente sia la ricarica rapida in corrente continua (DC) sia la ricarica lenta in corrente alternata (AC).

In Europa il CCS è realizzato a partire dal connettore Tipo 2, per cui il sistema prende il nome di Combo2.

Questo sistema è oggi adottato dalla maggior parte delle case automobilistiche europee

 

NB: Le auto elettriche vengono ricaricate principalmente a casa e al lavoro

 

Quanto tempo ci vuole per ricaricare una vettura elettrica?

 

Dipende.
La velocità di ricarica dipende da due fattori principali: la potenza (kW) con cui si ricarica e la potenza massima di assorbimento accettata dall’ On Board  Charger  (carica batterie interno del veicolo). Se i due valori sono diversi, comanda sempre il più basso dei due.
Ad esempio:
– stazione di ricarica da 7,4 kW e veicolo elettrico con caricabatteria interno da massimo 3,7 kW: la ricarica avverrà a 3,7 kW;
– stazione di ricarica da 3,7 kW e veicolo elettrico con caricabatteria interno da massimo 7,4 kW: la ricarica avverrà a 3,7 kW.

 

Quanto costa ricaricare una vettura elettrica?

 

Dipende:

Il costo della ricarica di una vettura elettrica dipende dalla fonte di ricarica che si sceglie in quel momento: domestica – colonnina pubblica in AC – colonnina pubblica in DC  fino all’high power charger

 

NB: Molto raramente  si fa una ricarica completa. Di solito infatti si fanno “rabbocchi” (o nel gergo della mobilità elettrica “biberonaggi“), quindi verrà fatta ricarica più volte nell’arco della stessa giornata come si fa con lo smartphone.

Sia per preservare il più possibile il pacco batterie che per una questione di costi di gestione, nel caso in cui si voglia effettuare una ricarica completa è consigliabile farla in un range tra il 10% e 80% ( per alcune case automobilistiche anche fino al 90% ).

 

La curva di carica mostra il comportamento di carica di questa vettura quando il pacco batterie è in condizioni ottimali (circa 30 °C). Un pacco batterie più freddo (o più caldo) può risultare in una velocità di carica notevolmente inferiore. (https://fastnedcharging.com)

 

Questo grosso cambiamento mondiale che il settore automotive sta vivendo negli ultimi anni con la produzione di vetture elettrificate ed elettriche è soprattutto per abbattere le emissioni e salvaguardare il clima. Diverse case automobilistiche hanno fissato obiettivi di vendita di auto elettriche. Tra i più ambiziosi ci sono gli obiettivi di Daimler e Volvo che prevedono che il 50% delle vendite sia completamente elettrico entro il 2025 e l’obiettivo del Gruppo Renault che prevede che il 100% delle vendite europee sia costituito da veicoli elettrici entro il 2030. La Volvo e la filiale europea della Ford hanno aderito a un appello inviato all’Unione europea da un totale di 28 aziende per chiedere lo stop alla vendita di auto e furgoni a combustione interna per il 2035.

Il cliente che si avvicina ha questo prodotto dovrà avere un cambiamento mentale radicale perché guidare la vettura elettrica significa, oltre i benefici già elencati, soprattutto Pianificare e un nuovo stile di vita.

Il consulente vendite dovrà essere molto preparato perché il cliente che sceglie di guidare elettrico ha un livello di preparazione molto alta. Per assimilare bene il prodotto e poterlo comunicare in modo semplice sarà fondamentale che la forza vendita abbia l’opportunità di guidare una vettura elettrica per un po' di tempo. Solo così farà proprio il prodotto, potrà gestirle al meglio qualsiasi obiezione (opportunità) che farà il cliente e sarà sicuramente un valore aggiunto nel processo decisionale d’acquisto per far vivere una customer experience unica al cliente.

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